CHIMEREA OFFICINA
DI ALESSANDRO CORUBOLO E GINO CASTIGLIONI
 
La Chimerea Officina nasce a Verona nel 1960 grazie al sodalizio di due amici appassionati dell’arte del bel libro: Alessandro Corubolo e Gino Castiglioni. Risale a quell’anno, infatti, la pubblicazione del primo volume (Concerto), stampato in maniera amatoriale in sei esemplari con una pressa copialettere su carta da bozze. La casa editrice si costituisce come officina privata, richiamando l’idea del private press di Franco Riva che indica con tale termine il carattere non professionale dell’attività dello stampatore.
Tra il 1963 e il 1967 Castiglioni e Corubolo realizzano quindici volumi per mezzo di una macchina a platina, conquistando così un ruolo importante nel campo delle edizioni d’arte e dei libri illustrati con grafiche originali. A partire dal 1968 i due editori iniziano a stampare con un torchio Albion del 1855, decorato con due figure animalesche chiamate chimere, che più tardi daranno il nome alla tipografia.
Il catalogo dell’Officina comprende testi di vari autori della letteratura italiana e straniera. Notevoli le interpretazioni figurative dei numerosi artisti che hanno illustrato i libri con incisioni originali.
​​​​​​​Oltre alla amichevole e formativa collaborazione di Franco Riva, è stato costante il contributo della stamperia di Giorgio Upiglio. Diverse edizioni sono state realizzate per la Libreria Prandi di Reggio Emilia.



I LIBRI

(Alessandro Nastasio) Seven Sonnets by William Shakespeare (1964)

(Umberto Boccioni) Giorgio ferrante – Per gli animali un canto (1964)

(Mattioli, Manfredi, Maccari, Ziveri, Rossoni) Fables Choisies de Jean de La Fontaine (1965)

(Alberto Manfredi) Adolescente ed altre poesie di Vincenzo Cardarelli (1965)

(Alberto Manfredi) Esopo – La cicala e la formica (1966)

(Giordano Zorzi) Catalogo – Il torchio privato di Alessandro Corubolo e Gino Castiglioni (1966)

(Walter Piacesi) Lorenzo de’ Medici – Canzoni a ballo (1967)

(Orfeo Tamburi) Quaderno di Roma (1968)

(Bruno Cassinari) Francesca, ragazza di bottega ed altre poesie di Ezra Pound (1968)

(Orfeo Tamburi) Le Buveur de Rosée (1970)

(Alberto Manfredi) Dino Campana – La notte (1972)

(S. Bartolini, Castellani, Ciarrocchi, Manaresi, Manfredi) Pippo Bianchetti – Sei lettere d’amore (1972)

(Enrico Baj) Jorge Luis Borges – Manuale di zoologia fantastica (1973)

(Moreno Zoppi) Delizie della campagna d’Ippolito Pindemonte (1985)

​​​​​​​(Giovanni Meloni) Gesualdo Bufalino – Antico Angelus (1997)