La Libreria Prandi nasce nell’aprile 1926 col nome “Libreria Nironi e Prandi” in Via Cavallotti a Reggio Emilia con Arturo Nironi al reparto cancelleria e Giacomo Prandi a curare il settore libri. Giacomo Prandi detto Nino, convintamene socialista, fu arrestato nel 1941. Il primo Catalogo di “libri antichi e moderni” a cura di un giovane Dino Prandi (1915-2004) è dell’aprile 1937 e, in breve tempo, il reparto d’antiquariato acquista sempre più importanza e una certa fama nell’ambiente culturale italiano. La Libreria fu un luogo di ritrovo dell’antifascismo e della Resistenza, in particolare del Comitato di Liberazione Nazionale Provinciale, l’organo dirigente della Resistenza reggiana. Durante il fascismo era l’unico luogo in città in cui intellettuali e antifascisti potevano incontrarsi e discutere liberamente. Nel 1947 Dino Prandi è tra i fondatori del Circolo dei Librai Antiquari Italiani (che diverrà successivamente A.L.A.I. Associazione Librai Antiquari Italiani) che comprendeva allora le venti tra le più importanti librerie antiquarie dell’epoca. Nel dicembre del 1953 appare il primo Catalogo con cento acqueforti italiane dell’800, come supplemento al catalogo di libri n.°70. È il primo Catalogo di grafica cui seguiranno annualmente altri fino a giungere al dicembre 1961 quando la pubblicazione avrà, circa, la forma attuale: un Catalogo annuale di grafica d’Arte affiancato da un altro dedicato per lo più a “libri illustrati da Artisti moderni italiani e stranieri”. A partire dagli Anni Settanta la Libreria Prandi pubblica, come editore, numerosi libri d’artista con incisioni originali, cartelle di grafica di grande pregio e monografie di grandi artisti del Novecento. I libri più raffinati vengono affidati, per la stampa, all’Officina Bodoni di Giovanni Mardersteig. Prandi è stato, per la seconda metà del secolo scorso, punto di riferimento di grandi artisti quali Manfredi, Maccari, Manaresi, Ciarrocchi, Guttuso, Sassu, Bellagamba ecc.