Garrick Palmer/John Fuller
THE SHIP OF SOUNDS
 
(Garrick Palmer) John Fuller, THE SHIP OF SOUNDS. Verona, Plain Wrapper Press 1981
In 8° (cm. 25x17) Un poemetto in otto parti di John Fuller. Una xilografia di Garrick Palmer. Tiratura su torchio Albion di 130 esemplari non numerati, firmati dall’autore e dall’artista. Carattere Spectrum corpo 14; carta a mano Roma Fabriano. Cucito in carta Veronese Roma Fabriano.

Anthony Baker, allora curatore di “Private Press Books”, rassegna annuale dei libri impressi dalle stamperie private, era anche editore in proprio di un solo titolo all’anno, che, sotto l’insegna di Gruffyground Press, faceva stampare da fine printers di vari paesi del mondo. Rummonds e Zanella furono lieti di accordarsi con Baker per la stampa di un poemetto in otto parti di John Fuller. La musicalità dei versi di The Ship of Sounds, i loro ritmi e rime testimoniano la collaborazione del poeta inglese con il compositore Brian Kelly. Un’incisione in legno dai tratti sottili e sinuosi di Garrick Palmer completa l’edizione. Anthony Baker, assai convinto delle sue idee circa stampa e legatura, avendo in mente un libro “molto italiano” scelse la carta Roma di Fabriano, sia per il testo che per la copertina. Si tratta di una carta di marcata personalità, una delle più pregiate e singolari della produzione di Fabriano. Caratterizzata da vergatura molto evidente e bordi intonsi, con una grande filigrana ovale che racchiude l’immagine della lupa che allatta i gemelli, è offerta in sette bellissimi colori più un bianco caldo. Mentre è una carta ideale per copertine e risguardi, risulta problematica per la stampa di testi e ancor più per la stampa di incisioni con tratti sottili. Diffcilissima da bagnare – testo e xilografia richiedevano diversi gradi di umidità – nonostante le complesse procedure adottate da Rummonds e Zanella, non ha dato i risultati di nitidezza nella stampa del testo consueti alle pubblicazioni della Plain Wrapper Press, e, malgrado la consistenza tattile, si è rivelata trasparente.
Da Un tipografo fra due culture. Richard-Gabriel Rummonds. Milano, Fondazione Biblioteca di via Senato/Electa 1999.

P.S.
Quello che il bel libro della Fondazione Biblioteca di via Senato non riporta è che Baker non fu il primo a scegliere la carta Roma di Fabriano per stampare un libro. Rummonds, infatti, aveva già adottato questa particolare carta per stampare due titoli delle proprie edizioni: Jack Spicer, A Lost Poem del 1974 e Cora C. Fletcher, The Emperor’s Lion del 1977.
(D.P.)