GIACOMO MANZÙ
(Bergamo 1908 – Roma 1991)
Undicesimo figlio di una coppia di umili origini, Giacomo
impara a intagliare il legno e si interessa alla scultura fin dalla giovinezza.
Dopo un breve soggiorno a Parigi, nel 1929 si trasferisce a Milano, dove
partecipa a una mostra presso la galleria ‘il Milione’ e dove riceve
dall’architetto Giovanni Muzio l’incarico di decorare la cappella
dell'Università Cattolica (1931 – 1932). Alcuni suoi lavori vengono esposti
prima alla Triennale di Milano del 1933 e poi alla galleria ‘Cometa’ di Roma.
Dal 1939 al 1942 lavora a una serie di bassorilievi in bronzo di soggetto
religioso dal titolo Cristo nella nostra umanità. Si tratta di Deposizioni e
Crocifissioni che non incontrano il favore delle autorità ecclesiastiche, ma
che vogliono simboleggiare gli orrori della guerra in corso. Nel 1940 ottiene
la cattedra di scultura all’Accademia di Belle Arti di Brera, ma ben presto si
sposta a Torino e inizia a insegnare scultura all’Accademia Albertina. Nel 1943
il suo nudo